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giovedì 27 maggio 2010

Dieta e altre torture

Ebbene, dopo un periodo di leggero disordine emotivo (ricerca della casa, trasloco e affini) ho deciso di cedere ai dictat dello specchio e ho finito per mettermi a dieta, parola che, come hanno detto tutti i miei amici, fa moscio solo a dirlo.. Ora, intendiamoci, non sono tipo da diete da fame: mi limito a mangiare due terzi al massimo di un pasto normale e a limitare le schifezze tipo merendine e intingoli.
Insieme alle dieta sono arrivate anche le amiche creme rassodanti anticellulite: una tortura cinese consistente nello spalmo insistito di una gelatina verde fino al rigonfiamento dei bicipiti doloranti e non solo..
Ma qualcosa mi ha fatto riflettere..
Cos'è che nel mio grasso vi offende?
Parlo all'Augusta e alla Veneranda, mia madre e mia nonna, che proprio stamani mi hanno castigato con frasi del tipo "quando non avevi questi cinque chili eri bellissima..", parlo a tutte le donne che leggono con aria assertiva gli articoli più o meno stupidi delle riviste femminili e ritengono che la morbidezza (MORBIDEZZA, non sovrappeso o obesità) sia una piaga sociale, parlo a quelli che fabbricano i vestiti, perché a meno di poter spendere una fortuna, e non è il mio caso, non si trova una maglia o un pantalone più grande di una reale 46 al massimo.
Cos'è che nel mio grasso vi offende?
Perché non guardate la persona che voglio essere o voglio diventare? Perché non parlate prima con me e scoprite che magari siamo una famiglia di galeoni spagnoli e pretendere dimagrimenti da record è solo un'illusione? Perché non guardate a quello che posso offrire come persona e vi limitate alla mia circonferenza fianchi?
E perché tu, Augusta, che ieri hai pasturato a patatine e maionese avanzati da una cena, rivolgi la tua frustrazione addosso a me come se il mio rotolino fosse una tua sconfitta personale? Mi dispiace, non sono di legno, che ci vai con la pialla e via..
In genere di fronte a queste cose mi distacco, faccio una risata e passo agli articoli sul trucco o sul sesso, ma a volte è meno facile di altre..
Per la cronaca: se avessi avuto la possibilità di rifare tutto il guardaroba affanculo la dieta e tutto il resto.
Per ulteriori indicazioni su come la penso guardate Il blog del BeYourselfMovement a destra.
E per ultimo un doveroso grazie al Topo: mi ha sempre detto che secondo lui sono bellissima.

martedì 18 maggio 2010

Le incognite del matrimonio

Ovvio stereotipo quello del matrimonio come inesauribile fonte di preoccupazioni.
Quello che ho scoperto in questo fine settimana è PERCHÈ la parola matrimonio genera improvvise quanto irresistibili coliche di fegato..
Anni e anni di vita insieme sempre con la stessa persona?
No, non ci siete.
Monogamia ad oltranza e addio avventure?
Non è il peggio.
Sabato pomeriggio io e mia suocera, chiamata Ohmmadre (e qui capite donde viene tale nome), dopo tanto penare abbiamo parlato di logistica matrimoniale.
Metti caso che una coppia vuole devolvere in beneficenza l'equivalente delle bomboniere, convinta che forse vale di più un bambino curato da Emergency di un ninnolo cretino e costoso su uno scaffale. La reazione della veneranda quasi-settantenne è stata un rientramento totale della bocca nella faccia effetto acido e un laconico "Dtmcmvlteamstbn.." che a un orecchio allenato come è quello del Topo suonava "ditemi come volete e a me sta bene".. Molto rassicurante, non trovate?
Tre riprese di discussione più o meno pacata e abbiamo tirato fuori da una reticente suocera siciliana la necessità di compensare con qualcosa di TANGIBILE delle buste di mancia che monetariamente parlando potrebbero essere abbastanza "pesanti". La frase conclusiva è stata "voi potete fare come volete, ma IO ho degli obblighi".
E io invece è da sabato che ci penso.
Di chi è il matrimonio?
Perché qui sembra proprio che siamo almeno in sei ad essere coinvolti, e a seguire in sessanta.. A me cosa frega che tale zia si senta offesa dalla mia coscienza sociale? (e in che mondo di merda un coccetto o la classica cornice d'argento fasullo si accettano più volentieri di un contributo ad una causa che vale? Ma questo meriterebbe un post a parte) Chi ha chiesto niente a nessuno? Francamente preferisco un tostapane regalato di cuore piuttosto che 1500 sacchi di carità pelosa come un tasso nella speranza di mangiare come un porco e di beccarsi un piatto d'argento da scaffale.. Che se dobbiamo metterci a fare un ricevimento principesco per questi quattro pazzi scatenati stanno freschi.. E i nostri in un mondo ideale avrebbero annuito e ci avrebbero fatto da scudo. Invece la cosa più bella è stata sentirsi dire "se proprio vuoi fare beneficenza, se questo è il tuo sogno, vorrà dire che dopo devolviamo qualcosa" col tono della mamma che accontenta il capriccio della figlia.
Mia suocera.
Ma vaffanculo!!!
E di seguito ecco altra riflessione più importante.
Quando ho sentito rivolgermi la frase "Anch'io ai miei tempi ho dovuto accettare parecchi compromessi" c'ho avuto un mezzo attacco di bile. Ma possibile che da quando il mondo è nato ogni matrimonio deve essere la rivincita dei genitori degli sposi per quello che non hanno potuto avere a loro volta? E chi te lo ha fatto fare di non impuntarti per ciò che volevi? Considerato che a sposarci siamo noi i nostri genitori dovrebbero semplicemente aspettare di sapere cosa vogliamo fare per cerimonia & co.. E so quale può essere l'obiezione: decide chi paga, che nel mio caso non possiamo essere solo noi, data la mia patologica spiantatezza e tutti i soldi che sono partiti per la casa. Ma dato anche che sono io a volere una cosa più ristretta non vale nemmeno quella lamentela.. E a maggior ragione quella lamentela non vale perchè io conosco il motivo sotteso a tutto questo casino: quello che c'è in ballo qui non è l'unione di due persone che scelgono davanti alla comunità di passare il resto della vita insieme, non è il sacramento (dimensione fondamentale per me che sono credente).
No.
Qui ci si gioca la fedeltà a benaltra divinità. 
La dea Figura.
Il matrimonio mio e del Topo sarà l'evento che confermerà la considerazione di Ohmmadre da parte del parentame italiano (e per fortuna l'Augusta Genitrice si ricorda del SUO, di matrimonio e non ci si mette anche lei, sennò morivo).
Ma non sono cazzi che mi riguardano: se voglio una stalla al posto della chiesa e polpettone per pranzo l'unico che può metterci bocca è il Topo..
Mi piacerebbe che lo capissero..
Dopo un fine settimana di discussioni di coppia Io e Topo siamo arrivati ad un compromesso: bomboniera piccola (che sarò io a disegnare) e, se è vero che queste buste saranno così ricche, devolveremo ad Emergency l'equivalente.
Noi siamo d'accordo su tutto, ma non so quanto potremo mantenere di questo tutto.
La guerra è cominciata.


giovedì 13 maggio 2010

Casa reloaded

Parliamone it's back!!
(momento di commozione)
Dopo una lunga cinque giorni di completa pazzia ho ritrovato il tempo per sedermi davanti al pc e postare.
Finalmente io e Topo abbiamo traslocato!
La camera da letto piena di scatoloni colorati da vestiario sembra lo schema del tetris (tant'è vero che io giro per casa da ieri fischiettando il motivetto della versione originale del gioco), la cameretta sembra una falegnameria, con tutti i pezzi di mobilio appoggiato alle pareti in attesa di montaggio, il salotto orfano di mobili è ingombro di buste, bustine e scatoloni, mi ricorda gli spiazzi delle giostre quando i carrozzoni sono partiti.. Ma finalmente io e Topo abbiamo traslocato..
È stato un incubo: venerdì e sabato pulizie a tutto spiano per rendere presentabili almeno elettrodomestici e sanitari.. È saltato fuori che tutto quello che io credevo irrimediabilmente danneggiato o vecchio era soltanto sporco: il conto in banca ringrazia, io che ho pulito un po' meno..
Domenica tour de force all'Ikea per comprare il minimo indispensabile a rendere una casa abitabile..un minimo di 350 sacchi.. Il Topo era evidentemente turbato..
Lunedì montaggio selvaggio: i binari sopra il lavabo e il piano cottura, la lavatrice, il mobilio minimo.. Me so magnata una tonnellata de polvere..
Martedì il dramma: impacchetta gli ultimi vestiti e smonta l'armadio, e nei ritagli tra uno scroscio di temporale e l'altro trasporta il trasportabile nella nuova casa.. Alla fine erano le sette, noi eravamo zozzi e sudati con le lische dell'armadio ancora in piedi e alle otto e un quarto ci aspettavano per le prove del coro: il grido di battaglia è stato "Topo, chiama la pizzeria", e alle prove siamo arrivati con mezz'ora di ritardo. Mica potevo morì..
Mercoledì: lo spostamento vero e proprio con traslocatori. E qui è obbligo parlare di Octopus.
Dicesi Octopus la straordinaria signora che mi aiuta a fare le pulizie, ereditata dalla vecchia padrona di casa e di cui io non potrei fare a meno, chiamata affettuosamente così per la sua incontenibilità: qualsiasi cosa tu stia facendo ti vedi il suo braccio che solleva quello che tu stai portando, ti passa il prossimo panno da stendere, ti prende con rude pragmaticità la spugna fra le mani.
Ecco.
Io ci sono abituata. Il Topo è rimasto sconvolto, leso nella sua mascolinità dall'energia della suddetta signora. Signora che invece di continuare le pulizie di casa (e considerate che noi avevamo anche il cohinquilus, il quale meschino ha praticamente saltato la rigenerazione igienica della casa) ci ha aiutato a fare i viaggi con gli ex mobili e alla fine, invece di rimanere, è allegramente saltata sul camion da trasloco e ci ha aiutato a scaricare.. Allucinante, ma io l'ho adorata (il cohinquilus un  po' meno).
Alla fine, con quattordici viaggi supplementari e tanto sudore ce l'abbiamo fatta.
Drammi paralleli e correlati alla vicenda sono stati il giunto della lavatrice che non è mai della misura giusta, o troppo grosso e non s'avvita o troppo piccolo e perde, il rubinetto della cucina che per la commozione appena aperto è praticamente esploso e la caldaia più complicata dell'enigma della sfinge..
Ieri sera, a letto nella casa nuova, me so' quasi commossa.
Dal trasloco ho imparato che:
  • per quanto ti prepari prima e cerchi di organizzare tanto ti riduci sempre all'ultimo momento.
  • un marito che entra nel merito di quello che succede in casa per certi versi è peggio di uno che se ne frega: io e il Topo abbiamo "amabilmente" discusso su tutto. E menomale che c'è l'amore..
  • c'è sempre qualcosa che ti sfugge: che sia il pelapatate, la carta igienica, l'adattatore della presa, tanto è rimasto di là.
Una signora che conosco, sapendo che col Topo mettevamo su casa e traslocavamo, ha commentato: "Questi sono i momenti più belli.."
...
Ma perché, che succede dopo?!?!?!

giovedì 6 maggio 2010

Può capitare..

Può capitare che vi trovavate nel vostro nuovo appartamento (vostro si fa per dire, dato che si tratta di un affitto) per comunciare a dare un senso alla sozzura regnante ovunque, e avendo deciso di chiudere le ostilità vi apprestate ad uscire con due gocce d'acqua dal cielo: dite a voi stessi "non è distante, possiamo farcela anche se siamo senza ombrello.." ma nell'arco di dieci metri le due gocce diventano temporale, e dopo altri dieci metri il temporale diventa un muro d'acqua.. Finisce che rientrate a casa vecchia, appena pulita dalla fedele signora delle pulizie, completamente fradici, compresi i capelli freschi di shampoo..
Può capitare..
Può capitare che, dopo esservi pazientemente asciugati e cambiati (per colpa delle mie infinite trasferte io avevo pochi vestiti e sono finita con pantaloni e scarpe del Topo, che non mi stavano nemmeno male, peraltro..), vedete che fuori è finalmente spuntata un'ombra di sole e decidete di andare a fare un paio di spese indispensabili per casa. Ma appena uscite dalla porta (stavolta con l'ombrello, ecchecazzo..) cominciano a cadere due goccine timide: dieci metri ed ecco un altro temporale, altri dieci metri ed ecco un'altra muraglia d'acqua.. Più bagnati di prima, ma molto determinati (ad ammalarci, direbbe l'Augusta Genitrice) saliamo sul tram, ed ecco che smette di piovere.. Abbiamo concluso che Giove Pluvio ce l'aveva con noi, ora dovremo sentire Tiresia l'indovino per sapere quanti bovini dovremo sacrificare in merito..
Può capitare..
Ma può anche capitare che, con i pantaloni bagnati fino al ginocchio e le scarpe che fanno "trush trush" ad ogni passo, con la certezza del reumatismo che si diffonde dagli arti inferiori, nel negozio che ti hanno consigliato amici riesci a comprarti lavatrice, microonde e aspirapolvere tutti di marca a meno di 400 sacchi..
E a quel punto tutta l'acqua presa non ci è dispiaciuta granché..

mercoledì 5 maggio 2010

Libricino..

Post intertraslocatorio rapido rapido (il Topo è in ferie apposta e io qui che posto.. Che dite, mi molla?)
Giusto per fare un po' di sana pubblicità, ecco il libro di un'amica.. Per quelle che come me che sognano la maternità e intanto la temono e anche per quelle che ci sono dentro e si chiedono perché..

martedì 4 maggio 2010

Rotolino adiposo alle terme

Era un pomeriggio assolato e caliginoso sulla nave. Il silenzio era interrotto dal lamento in lontananza dei gabbiani e dallo spazzolone del mozzo Amos sul legno del ponte. All'improvviso un tremore, onde che si alzano.. I marinai scappano sottocoperta di fronte al flagello che si avvicina: STA ARRIVANDO LA BALENA BIANCA!!!

Questo è esattamente quello che ho pensato davanti allo specchio del camerino di un noto negozio di costumi da bagno, quando mi sono provata il costume da bagno per le terme di sabato..

Eh si, è ricominciata la stagione balneare, altrimenti detto, la temperatura è abbastanza alta da consentire un bagno alle terme all'aperto senza annessa polmonite.
Sabato io e Nef abbiamo abbandonato le relative famiglie per una giornata di spaparanzo alle terme. Che vi devo dire, gente..
Fantastico..
Acqua calda come un brodo, bollicine solleticachiappe, getti anticervicale: sarà psicosomatico, ma le terme te la danno quella bella sensazione di fare qualcosa di specifico per la tua salute, anche se in effetti cicciosa ero e cicciosa so' rimasta (costume a parte che quello è uno schianto).
Ma non basta..
Le terme ti danno l'idea archetipica del lusso: hai a disposizione accappatoio e telo da bagno che dopo non sarai tu a lavare, puoi stare tutto il giorno spaparanzata su una sdraio in chiacchiera o languidamente a mollo nel consommè senza pastidapreparare lavatricedariempire pulireilbagno, ti preparano il pranzo, ti massaggiano fino alla scomposizione ai minimi termini.. Sarà per questo che ti costano come un'operazione alla cornea..

Nota a piè di pagina: da non credere quanto mi è mancato il topo.. Sarà stato che era sabato e per noi il sabato è sacro, dato che lui lavora tutta la settimana e la sera è così stanco che a stento mi vede nel letto; sarà tutto questo casino del trasloco, che ci riduce i momenti di intimità familiare..
Checcesai..
In effetti credo che alcuni momenti di distacco, in cui una coppia pratica attività separate (e la combinazione "io a mollo" e "lui in cucina col pupo" è particolarmente invitante), siano funzionali: sarà un'ovvietà, ma alla fine ti diverti un mondo a ritrovarti e raccontarti che il massaggiatore, Guido, era pelosissimo, somigliante sputato a Bilbo del "Signore degli Anelli" e con una voce da prete ciellino bassa bassa e fioca fioca...
Comunque penso che quest'estate lo prelevo anche a lui e lo porto a mollo.. Fosse la volta che dimagriamo tutti e due..