È capitato a tutte le donne di casa alle prime armi, credo, ma quando succede a te è sempre un'emozione..
L'altro giorno ho fatto il bucato della biancheria, cosa scontata e naturale per qualunque proprietario di lavatrice.
Premetto che quando faccio i bucati sono costretta a raschiare il fondo del barile: già siamo solo in due con una lavatrice di sei chili da riempire (più piccola c'era solo quella rosa giocattolo), se mi metto anche a dividere ossessivamente i panni è finita. Dunque ho buttato dentro biancheria intima, biancheria da cucina, bianchi robusti e asciugamani.
Premetto anche che la mia suocerina Ohmmadre quando fa acquisti di ogni sorta è una calamità naturale su due gambe: c'è stata la tovaglia con improbabili puffi e una elegante (!) decorazione d'intorno a pallini, la stoffa double face con frutta da una parte e orsetti con palloncino dall'altra, salvo che le due fantasie sono visibili in trasparenza su ogni lato, così c'è l'aura dell'orso che appare sulla fetta di cocomero in una mistica macedonia, la retina frangifiamma per tegami di terracotta salvo che io NON HO tegami in terracotta. Cose così..
Ma l'asciugamano verde smeraldo no, da quello non credevo di avere niente da temere..
Si, ciao..
Quando sono andata a tirare fuori il bucato per stenderlo sono quasi morta. Dalle risate..
Il computo delle vittime prevede:
-stracci di cucina ex-bianchi divenuti ora di un azzurro equivoco
-stracci di cucina bianchi e verdi che appaiono ora in una nuance smorta e indistinta che si avvicina alle mozzarelle blu
-mutande verdoline, le mie a fare pendant con una canottiera sempre nello stesso bucato (e quasi quasi chiedo a Ohmmadre se ce n'ha anche uno rosso, di asciugamano, così mi faccio anche un completo rosa), quelle del Topo che sembrano i pannolini di quei pupazzetti che avevamo da bambini, che se li mettevi sotto l'acqua fredda il pannolino per l'appunto si colorava rivelandone il sesso.. d'altro canto il Topo è maschietto..
-pezzo forte: una canottiera del Topo diventata di uno stupendo turchesino, che non sarebbe venuta così bene nemmeno con la Coloreria.. E siccome il legittimo proprietario vedendola ha avvertito una contrazione all'indentro della sua mascolinità la suddetta canottiera è stata promossa a maglia da esterno femminile
Che dire? Noi Puffi siam così, noi siamo tutti blu..
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giovedì 24 giugno 2010
lunedì 21 giugno 2010
Una specie di prezzemolo-sedano..
"Scusi, professoressa, ma che cos'è un cardo?"
chiede una compagna di scuola di C'monSister (la mi sorella, ovviamente) alla mia vecchia professoressa di greco, altro fulgido esempio di idiozia scolastica. L'anziana e a suo dire acculturata signora risponde con l'inconfondibile voce gracchiante: "Il cardo è.. una specie di prezzemolo-sedano"..
Questa storia mi fa sempre ridere, considerato che, per chi non lo sapesse, il cardo è il parente selvatico del carciofo. Ma ultimamente mi è tornata in mente a ragion veduta..
Venerdì sera avevo in testa di cucinare l'uovo a trippa (ricetta fantastica dell'Augusta che vi posterò prossimamente di straforo) e chiedo al Topo di cogliere un po' del prezzemolo che Ohmmadre gli aveva affidato perché venisse trapiantato nelle nordiche terre come baluardo della patria lontana. C'è da dire che detto prezzemolo ci aveva già fatto riflettere, data l'altezza fantasmagorica dei fusti, ma avevamo semplicemente pensato che fosse un derivato dell'origine sicula della piantina: si sa che in Sicilia le verdure hanno una marcia in più..
Ora, il Topo coglie il prezzemolo: un rametto.. due rametti.. tre rametti..
Al quarto rametto mi fa: "Parliamone, annusa un po' 'sto prezzemolo.. secondo me c'ha qualcosa di strano.."
...
"Topo, ma questo è sedano!"
"Vero o no? Mi pareva.. Aspetta che lo assaggio.."
...
Era proprio sedano, che ci siamo gustati nell'insalata..
E il bello della cosa non è stata tanto la contraffazione vegetale, anche se il Topo si è alquanto risentito per la specialità culinaria perduta..
La mattina dopo il Topo chiama Ohmmadre per dirle della cosa:
"Hai presente il prezzemolo che mi hai dato? Ecco assaggialo.."
"Ma perché? Che cos'ha a mammina (intercalare siculo)?"
"Mamma è sedano.."
E la brava donna, in completa buona fede, risponde:
"Ma no, io ci ho cucinato.. È prezzemolo!"
"Mamma, se ti dico che l'ho assaggiato! Guarda che è sedano!"
"Ma no, sarà che viene da Napoli! E comunque guardaci in mezzo, che il prezzemolo ci deve essere"
Mi piace cominciare il sabato mattina con una risata..
chiede una compagna di scuola di C'monSister (la mi sorella, ovviamente) alla mia vecchia professoressa di greco, altro fulgido esempio di idiozia scolastica. L'anziana e a suo dire acculturata signora risponde con l'inconfondibile voce gracchiante: "Il cardo è.. una specie di prezzemolo-sedano"..
Questa storia mi fa sempre ridere, considerato che, per chi non lo sapesse, il cardo è il parente selvatico del carciofo. Ma ultimamente mi è tornata in mente a ragion veduta..
Venerdì sera avevo in testa di cucinare l'uovo a trippa (ricetta fantastica dell'Augusta che vi posterò prossimamente di straforo) e chiedo al Topo di cogliere un po' del prezzemolo che Ohmmadre gli aveva affidato perché venisse trapiantato nelle nordiche terre come baluardo della patria lontana. C'è da dire che detto prezzemolo ci aveva già fatto riflettere, data l'altezza fantasmagorica dei fusti, ma avevamo semplicemente pensato che fosse un derivato dell'origine sicula della piantina: si sa che in Sicilia le verdure hanno una marcia in più..
Ora, il Topo coglie il prezzemolo: un rametto.. due rametti.. tre rametti..
Al quarto rametto mi fa: "Parliamone, annusa un po' 'sto prezzemolo.. secondo me c'ha qualcosa di strano.."
...
"Topo, ma questo è sedano!"
"Vero o no? Mi pareva.. Aspetta che lo assaggio.."
...
Era proprio sedano, che ci siamo gustati nell'insalata..
E il bello della cosa non è stata tanto la contraffazione vegetale, anche se il Topo si è alquanto risentito per la specialità culinaria perduta..
La mattina dopo il Topo chiama Ohmmadre per dirle della cosa:
"Hai presente il prezzemolo che mi hai dato? Ecco assaggialo.."
"Ma perché? Che cos'ha a mammina (intercalare siculo)?"
"Mamma è sedano.."
E la brava donna, in completa buona fede, risponde:
"Ma no, io ci ho cucinato.. È prezzemolo!"
"Mamma, se ti dico che l'ho assaggiato! Guarda che è sedano!"
"Ma no, sarà che viene da Napoli! E comunque guardaci in mezzo, che il prezzemolo ci deve essere"
Mi piace cominciare il sabato mattina con una risata..
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Ohmmadre
martedì 18 maggio 2010
Le incognite del matrimonio
Ovvio stereotipo quello del matrimonio come inesauribile fonte di preoccupazioni.
Quello che ho scoperto in questo fine settimana è PERCHÈ la parola matrimonio genera improvvise quanto irresistibili coliche di fegato..
Anni e anni di vita insieme sempre con la stessa persona?
No, non ci siete.
Monogamia ad oltranza e addio avventure?
Non è il peggio.
Sabato pomeriggio io e mia suocera, chiamata Ohmmadre (e qui capite donde viene tale nome), dopo tanto penare abbiamo parlato di logistica matrimoniale.
Metti caso che una coppia vuole devolvere in beneficenza l'equivalente delle bomboniere, convinta che forse vale di più un bambino curato da Emergency di un ninnolo cretino e costoso su uno scaffale. La reazione della veneranda quasi-settantenne è stata un rientramento totale della bocca nella faccia effetto acido e un laconico "Dtmcmvlteamstbn.." che a un orecchio allenato come è quello del Topo suonava "ditemi come volete e a me sta bene".. Molto rassicurante, non trovate?
Tre riprese di discussione più o meno pacata e abbiamo tirato fuori da una reticente suocera siciliana la necessità di compensare con qualcosa di TANGIBILE delle buste di mancia che monetariamente parlando potrebbero essere abbastanza "pesanti". La frase conclusiva è stata "voi potete fare come volete, ma IO ho degli obblighi".
E io invece è da sabato che ci penso.
Di chi è il matrimonio?
Anni e anni di vita insieme sempre con la stessa persona?
No, non ci siete.
Monogamia ad oltranza e addio avventure?
Non è il peggio.
Sabato pomeriggio io e mia suocera, chiamata Ohmmadre (e qui capite donde viene tale nome), dopo tanto penare abbiamo parlato di logistica matrimoniale.

Tre riprese di discussione più o meno pacata e abbiamo tirato fuori da una reticente suocera siciliana la necessità di compensare con qualcosa di TANGIBILE delle buste di mancia che monetariamente parlando potrebbero essere abbastanza "pesanti". La frase conclusiva è stata "voi potete fare come volete, ma IO ho degli obblighi".
E io invece è da sabato che ci penso.
Di chi è il matrimonio?
Perché qui sembra proprio che siamo almeno in sei ad essere coinvolti, e a seguire in sessanta.. A me cosa frega che tale zia si senta offesa dalla mia coscienza sociale? (e in che mondo di merda un coccetto o la classica cornice d'argento fasullo si accettano più volentieri di un contributo ad una causa che vale? Ma questo meriterebbe un post a parte) Chi ha chiesto niente a nessuno? Francamente preferisco un tostapane regalato di cuore piuttosto che 1500 sacchi di carità pelosa come un tasso nella speranza di mangiare come un porco e di beccarsi un piatto d'argento da scaffale.. Che se dobbiamo metterci a fare un ricevimento principesco per questi quattro pazzi scatenati stanno freschi.. E i nostri in un mondo ideale avrebbero annuito e ci avrebbero fatto da scudo. Invece la cosa più bella è stata sentirsi dire "se proprio vuoi fare beneficenza, se questo è il tuo sogno, vorrà dire che dopo devolviamo qualcosa" col tono della mamma che accontenta il capriccio della figlia.
Mia suocera.
Ma vaffanculo!!!
E di seguito ecco altra riflessione più importante.
Quando ho sentito rivolgermi la frase "Anch'io ai miei tempi ho dovuto accettare parecchi compromessi" c'ho avuto un mezzo attacco di bile. Ma possibile che da quando il mondo è nato ogni matrimonio deve essere la rivincita dei genitori degli sposi per quello che non hanno potuto avere a loro volta? E chi te lo ha fatto fare di non impuntarti per ciò che volevi? Considerato che a sposarci siamo noi i nostri genitori dovrebbero semplicemente aspettare di sapere cosa vogliamo fare per cerimonia & co.. E so quale può essere l'obiezione: decide chi paga, che nel mio caso non possiamo essere solo noi, data la mia patologica spiantatezza e tutti i soldi che sono partiti per la casa. Ma dato anche che sono io a volere una cosa più ristretta non vale nemmeno quella lamentela.. E a maggior ragione quella lamentela non vale perchè io conosco il motivo sotteso a tutto questo casino: quello che c'è in ballo qui non è l'unione di due persone che scelgono davanti alla comunità di passare il resto della vita insieme, non è il sacramento (dimensione fondamentale per me che sono credente).
No.
Qui ci si gioca la fedeltà a benaltra divinità.
La dea Figura.
Il matrimonio mio e del Topo sarà l'evento che confermerà la considerazione di Ohmmadre da parte del parentame italiano (e per fortuna l'Augusta Genitrice si ricorda del SUO, di matrimonio e non ci si mette anche lei, sennò morivo).
Ma non sono cazzi che mi riguardano: se voglio una stalla al posto della chiesa e polpettone per pranzo l'unico che può metterci bocca è il Topo..
Mi piacerebbe che lo capissero..
Dopo un fine settimana di discussioni di coppia Io e Topo siamo arrivati ad un compromesso: bomboniera piccola (che sarò io a disegnare) e, se è vero che queste buste saranno così ricche, devolveremo ad Emergency l'equivalente.
Noi siamo d'accordo su tutto, ma non so quanto potremo mantenere di questo tutto.
La guerra è cominciata.
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