Benvenuta nel club, direte voi..
Passo a spiegare.

Lei si sposerà con un brillante giovane dottore, bello, ricco, di alto lignaggio, innamorato di lei come un capriccio, con cui farà due figli e con cui vivrà un matrimonio assolutamente NORMALE (particolare attenzione a questa parola), condito anche di separazione, litigate cretine e ripicche, corna e quant'altro. Salvo poi, al momento di morire, guardare lei con occhi lucenti e dirle "Dio sa quanto ti ho amata".
Funerale. La sera stessa si ripresenta il fidanzato di gioventù e le riconferma un'amore che in quel momento è datato più di cinquant'anni. Lei prima lo scaccia, poi lo riconsidera, poi stringe con lui una relazione prima umana che sentimentale, e alla fine parte con lui in battello: una deliziosa coppia di anziani.
La prima domanda è: cosa vuole dirci l'autore? (perdonate il piglio da professoressa di italiano)
Che il primo amore non si scorda mai? Può anche darsi.

E, a rifletterci, se gli originari fidanzati possono recuperare una relazione che, per come la vedo io, non c'è mai stata, è solo perché lei, cresciuta e donna, sa dirigere la relazione nella difficile strada della quotidianità, dove non si può essere Tristano e Isotta o Romeo e Giulietta, ma semplicemente Homer e Marge Simpson.
Io da questo libro imparo sempre qualcosa: che l'amore vero non sta negli slanci, quella è un'illusione, ma nella vita insieme, con piccole miserie e gioie infinite. Che se sai affrontare quelle meschinità certo non avrai la sicurezza di una passione da romanzo, ma presto o tardi guarderai nuovamente il tuo uomo o la tua donna e ti ricorderai di quanto la ami.
Se poi non è questo il succo del romanzo, perdonami Gabriel.
E' vero: amiamo perderci dentro al dolore inquieto di Florentino, e juvenal ci passa davanti come un fantasma, che però in realtà lo è per 50 anni densi di storie, di cose, di vicinanze, in effetti di amore. Noi lettori tendiamo a scegliere diversamente da Fermina,ma forse nella vita scegliamo come lei molto più spesso..
RispondiEliminaE per esperienza personale ti dico: menomale che è così..
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