
Quindi sabato mattina, per avvantaggiarci, abbiamo preso quindici mezzi pubblici e siamo andati nel paradiso degli eterni bambini e dei novelli arredatori (e il luogo della perdizione eterna secondo mia suocera): benvenuti all'Ikea.
L'Ikea è secondo me semplicemente fantastica: entri e... Hop! Sei nella cucina ideale che sognavi fin da piccola. Giri un angolo e magia: un'altra cucina completamente diversa dalla prima ma che ti piace proprio come l'altra, con milioni di quelle cazzatine che aiutano noi massaie non proprio provette a dare una parvenza d'ordine alla casa. Tanti salotti, tutti ordinati ma allo stesso tempo caldi come quelli di casa tua, dove puoi sederti (e nel frattempo chiedere alle tue chiappe qual è il divano che amano di più) e guardare la tv. L'unico inconveniente sarebbero i libri in svedese, che secondo me sono così per evitare che la gente se li freghi.. Magari all'Ikea in Svezia ci sono tutti libri in turco e così via..
Cambi settore e sei nel paradiso del sonno: e prova il materasso, e scegliti la struttura con o senza cassettoni.. Io ho persino trovato un esemplare anatomicamente corretto dell'armadio che avevo progettato per la mia nuova potenziale camera da letto..
Uno spuntino veloce e giù nel reparto acquisti al minuto, la Bengodi dei casalinghi.. Pile di scatole da congelatore alte fino al soffitto, scolapasta da agganciare al bordo del lavandino, presine.. taaaaaante presine..
E il magazzino mobili? Chi ha visto la ricostruzione dell'Area 51 nell'ultimo film di Indiana Jones sa di cosa parlo..
Ma secondo voi non si farebbe prima ad andare ad abitare direttamente là? Una cosa tipo dimostrazione pratica d'uso..
Mi immagino una nutrita comunità svedese in città che utilizza l'ikea come biblioteca, sedendosi sul futon grankulla a leggere, o portandosi a casa i libri e poi riportandoli civilmente, da svedesi. Resta solo da capire in quale città del mondo usano i libri italiani (forse nessuna, visto che se li porterebbero via subito)
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