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giovedì 13 maggio 2010

Casa reloaded

Parliamone it's back!!
(momento di commozione)
Dopo una lunga cinque giorni di completa pazzia ho ritrovato il tempo per sedermi davanti al pc e postare.
Finalmente io e Topo abbiamo traslocato!
La camera da letto piena di scatoloni colorati da vestiario sembra lo schema del tetris (tant'è vero che io giro per casa da ieri fischiettando il motivetto della versione originale del gioco), la cameretta sembra una falegnameria, con tutti i pezzi di mobilio appoggiato alle pareti in attesa di montaggio, il salotto orfano di mobili è ingombro di buste, bustine e scatoloni, mi ricorda gli spiazzi delle giostre quando i carrozzoni sono partiti.. Ma finalmente io e Topo abbiamo traslocato..
È stato un incubo: venerdì e sabato pulizie a tutto spiano per rendere presentabili almeno elettrodomestici e sanitari.. È saltato fuori che tutto quello che io credevo irrimediabilmente danneggiato o vecchio era soltanto sporco: il conto in banca ringrazia, io che ho pulito un po' meno..
Domenica tour de force all'Ikea per comprare il minimo indispensabile a rendere una casa abitabile..un minimo di 350 sacchi.. Il Topo era evidentemente turbato..
Lunedì montaggio selvaggio: i binari sopra il lavabo e il piano cottura, la lavatrice, il mobilio minimo.. Me so magnata una tonnellata de polvere..
Martedì il dramma: impacchetta gli ultimi vestiti e smonta l'armadio, e nei ritagli tra uno scroscio di temporale e l'altro trasporta il trasportabile nella nuova casa.. Alla fine erano le sette, noi eravamo zozzi e sudati con le lische dell'armadio ancora in piedi e alle otto e un quarto ci aspettavano per le prove del coro: il grido di battaglia è stato "Topo, chiama la pizzeria", e alle prove siamo arrivati con mezz'ora di ritardo. Mica potevo morì..
Mercoledì: lo spostamento vero e proprio con traslocatori. E qui è obbligo parlare di Octopus.
Dicesi Octopus la straordinaria signora che mi aiuta a fare le pulizie, ereditata dalla vecchia padrona di casa e di cui io non potrei fare a meno, chiamata affettuosamente così per la sua incontenibilità: qualsiasi cosa tu stia facendo ti vedi il suo braccio che solleva quello che tu stai portando, ti passa il prossimo panno da stendere, ti prende con rude pragmaticità la spugna fra le mani.
Ecco.
Io ci sono abituata. Il Topo è rimasto sconvolto, leso nella sua mascolinità dall'energia della suddetta signora. Signora che invece di continuare le pulizie di casa (e considerate che noi avevamo anche il cohinquilus, il quale meschino ha praticamente saltato la rigenerazione igienica della casa) ci ha aiutato a fare i viaggi con gli ex mobili e alla fine, invece di rimanere, è allegramente saltata sul camion da trasloco e ci ha aiutato a scaricare.. Allucinante, ma io l'ho adorata (il cohinquilus un  po' meno).
Alla fine, con quattordici viaggi supplementari e tanto sudore ce l'abbiamo fatta.
Drammi paralleli e correlati alla vicenda sono stati il giunto della lavatrice che non è mai della misura giusta, o troppo grosso e non s'avvita o troppo piccolo e perde, il rubinetto della cucina che per la commozione appena aperto è praticamente esploso e la caldaia più complicata dell'enigma della sfinge..
Ieri sera, a letto nella casa nuova, me so' quasi commossa.
Dal trasloco ho imparato che:
  • per quanto ti prepari prima e cerchi di organizzare tanto ti riduci sempre all'ultimo momento.
  • un marito che entra nel merito di quello che succede in casa per certi versi è peggio di uno che se ne frega: io e il Topo abbiamo "amabilmente" discusso su tutto. E menomale che c'è l'amore..
  • c'è sempre qualcosa che ti sfugge: che sia il pelapatate, la carta igienica, l'adattatore della presa, tanto è rimasto di là.
Una signora che conosco, sapendo che col Topo mettevamo su casa e traslocavamo, ha commentato: "Questi sono i momenti più belli.."
...
Ma perché, che succede dopo?!?!?!

1 commento:

  1. La "Vecchia Proprietaria" sa che è solo una questione temporale, ma si è vista per un attimo col grembiule a fiori, le pattine, i capelli tutti grigi (non solo qualche cespuglietto)e un fare strascicato, mentre si lamenta di tutto e tutti per poi addormentarsi col mento sul petto. Insomma, lo specchio di me in questi giorni!

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