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mercoledì 7 aprile 2010

Geni, compravendite e sfiga innata

Si, il titolo è preso quasi pari pari dall'ultimo post di Nef: ultimamente siamo tutti in aria di compravendite, sarà una questione di congiunzione astrale..
Ricapitoliamo: Nef tentava di vendere una casa a quanto si vede dalla foto graziosissima, e alla fine sembra aver trovato risposta al suo appello in tutta un'umanità varia e variamente presa (dico io: per vedere quanto è carino quell'appartamento basta averci gli occhi).. Congratulazionissime!!
Per me e Topo la cosa è un po' più complicata..
Cominciamo col dire che i nostri padroni di casa hanno necessità di vendere l'appartamento che occupiamo: come è ovvio ci hanno chiesto se volevamo comprarla noi, già che c'eravamo dentro.
Corollario: a noi questa casetta piace da morire; è un appartamento né piccolo né grande, con un terrazzino adorabile e tante finestre enormi, e poi è stata la prima casa in cui abbiamo convissuto, e il legame affettivo conta non poco.
Allora abbiamo cominciato la questua: via per banche per vedere quale di loro ci avrebbe fatto un mutuo al più basso tasso di strozzinaggio possibile, abbiamo contato persino gli spiccioli del portafoglio, abbiamo contemplato l'opzione sul primogenito.. E il risultato sempre quello: se volevamo comprare casa dovevamo impegnare anche l'ultimo centesimo e pregare molto che il mio precario quasi-marito per lo meno restasse ancora precario e non si tramutasse in spiantato.
Una sera viene a visitare una casa un'amorfa di circa quarant'anni, che conclude: "sono interessata, ma bisognerà che torni a vederla col papi, perché è lui che aiuta" Testuali parole. Ma il papi sarà davvero il padre biologico?
Amorfa e papi fanno un'offerta.
Io e Topo ci guardiamo negli occhi, io studentessa a pochi esami dalla laurea, lui impiegato precario in un ente pubblico. La risposta poteva essere una sola: non è il momento di comprare una casa.
E allora addio alla mia bella cucina ikea.. Addio al balcone con tutte le nostre piante.. Addio ai soffitti alti, alle finestre, al giardino della casa di sotto che a marzo fiorisce tutto..
Vabbé..
Ci mettiamo allora alla ricerca di un affitto: troviamo un annuncio decente, una casa a due passi dalla nostra vecchia, fatta nello stesso modo. Ricominciamo a sperare e prendiamo un'appuntamento per visitarla: il prezzo è un po' alto ma possiamo farcela.
La mattina prima dell'appuntamento chiama l'agenzia: la padrona non la affitta più, deve trasferirsi lì di nuovo perché torna in città per lavoro..
Cacchio, ragazzi.. Parliamone..

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